Da Enel 60mila euro all’anno per ripopolare i fiumi di pesci

Sessantamila euro ogni anno per i ripopolamenti ittici. È stata varata ieri dal consiglio provinciale la convenzione fra Palazzo Piloni, Enel Produzione e Enel Green, che rinnova di fatto gli obblighi ittiogenici in capo ai produttori di energia idroelettrica. I titolari di grandi derivazioni infatti sono tenuti all’assolvimento di specifici oneri finalizzati alla compensazione dei danni causati all’ecosistema acquatico e all’ittiofauna. In pratica, devono effettuare azioni di ripopolamento ittico. Con lo schema di convenzione approvato ieri, Enel Produzione ed Enel Green Power devono versare alla Provincia annualmente 60mila euro, che l’ente utilizzerà per la salvaguardia dell’habitat e per la riproduzione di trote da immettere nei corsi d’acqua.
«Il ripopolamento ittico è quanto mai fondamentale, soprattutto dopo i disastri di Vaia e per questo abbiamo da tempo avviato il potenziamento dei centri ittiogenici di Tomo e Bolzano Bellunese» ha commentato il presidente Padrin. «I proventi degli obblighi ittiogenici verranno indirizzati proprio in questo senso, per la produzione di trote marmorate da immettere nei corsi d’acqua».
All’ordine del giorno c’era anche l’accordo di programma per la valorizzazione della vecchia caserma dei carabinieri di Santo Stefano di Cadore. Un immobile di proprietà della Provincia che viene trasferito all’Unione montana Comelico per 200mila euro. Sulla struttura verranno eseguiti lavori di sistemazione da parte dell’Um e l’edificio resterà a uso pubblico, destinato a funzioni di pubblico interesse.
«Viene così messo a frutto per la collettività un bene che altrimenti non avrebbe avuto altri utilizzi», spiega il presidente della Provincia Roberto Padrin.
Il consiglio ha poi nominato il suo rappresentante per l’assemblea Upi Veneto (Unione Province d’Italia), in sostituzione del decaduto Franco De Bon. All’unanimità è stato votato il consigliere provinciale Mario De Bon.
Il consiglio provinciale ha scelto Agordo quale sede per la seduta itinerante anche per mostrare un ulteriore segno di vicinanza ai territori di montagna, e per sottolineare l’importanza del bando a sostegno del settore lattiero-caseario, che ha erogato 1,2 milioni di euro a 12 piccole latterie. Tra queste anche la latteria di vallata di Agordo. «Ringrazio la Provincia per la vicinanza ai territori» ha detto il sindaco Roberto Chissalè, che è anche presidente della cooperativa agricola che gestisce la latteria. «I contributi al settore primario sono indispensabili per far crescere le potenzialità della montagna. Le risorse arrivate alla latteria di vallata sono state fondamentali per diversi interventi, che ci permettono di pagare qualche centesimo in più gli allevatori. Un circolo virtuoso che porta benefici al territorio».
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