Con il Fai alla scoperta di due edifici di Belluno che celano tesori artistici poco noti

Arriva la primavera e assieme ai fiori sbocciano anche le meraviglie d’Italia messe in risalto dalle giornate del Fai. Sabato 23 e domenica 24, infatti, il Fondo Ambiente Italiano aprirà ai visitatori oltre mille luoghi in tutta la penisola spesso sconosciuti o non accessibili al pubblico.
A Belluno saranno due gli edifici visitabili: palazzo Doglioni, detto il “Botegòn”, nel cuore dell’antico Borgo Piave a Belluno, e palazzo Bembo, ex ospedale cittadino recentemente restaurato, che a breve diverrà un nuovo spazio espositivo della città.
I luoghi scelti in città per questa 27ª edizione dell’evento sono di assoluta rilevanza storico-artistica, anche se per tanti anni sono rimasti chiusi e in condizioni precarie, e saranno visitabili grazie al lavoro della delegazione bellunese del Fai, con a capo l’architetto Adriano Barcelloni Corte, e alla vivace realtà del gruppo Fai giovani e agli studenti degli istituti “Renier”, “Tiziano” e “Follador-De Rossi” di Falcade, che saranno pronti a illustrare alla cittadinanza i segreti dei due edifici che i recenti lavori di restauro hanno riportato all’antico splendore.
Quest’anno le visite guidate inizieranno in entrambi i siti oggi e domani alle 9 e si susseguiranno ogni 15 minuti, fino alle 12.30 (ultimo ingresso), per poi riprendere alle 14 fino alle 17.30 (ultimo ingresso). L’accesso avverrà in piccoli gruppi e le iscrizioni per la formazione dei gruppi verrà fatta al banco, solo per lo stesso giorno, fino ad esaurimento dei posti disponibili. A fronte di ogni visita i volontari chiederanno un contributo a partire da 3 euro che serviranno a sostenere quella missione in cui il Fai si impegna da oltre 40 anni: la cura, la tutela e la valorizzazione dei luoghi e delle storie che rendono unico il nostro Paese.
A partire da quest’anno, con il “Progetto alpe”, particolare attenzione verrà data al recupero di beni del Fai situati nelle aree di montagna, un’occasione importante per dare risalto anche alle bellezze di un territorio come quello bellunese che, dalle ultime consultazioni portate avanti dal fondo riguardanti i “Luoghi del cuore” da preservare, vantava ben tre siti nella top ten di quelli più votati in Veneto. Proprio per quanto riguarda la regione, saranno 45 le aperture straordinarie coinvolte nelle giornate di primavera: «Tra queste troviamo ville, palazzi, aree poco conosciute, spazi privati o pubblici che per due giorni, si apriranno al pubblico, grazie al lavoro di tanti volontari delle delegazioni regionali, provinciali e gruppi giovani, e grazie agli apprendisti Ciceroni», ha sottolineato Ines Lanfranchi Thomas, presidente regionale Fai, «aspettiamo numerosi visitatori, e chiediamo a tutti di stare al nostro fianco per un’Italia più conosciuta e quindi più amata, perché si ama ciò che si conosce e si protegge ciò che si ama».
Per gli orari di apertura è possibile consultare il sito www. giornatefai. it. –
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