Colcever, centro della valle per un giorno

FORNO DI ZOLDO. Per un giorno Colcerver è stato il centro del mondo. Una giornata non stop, quella di domenica con tante iniziative. La messa, i banchetti di prodotti tipici, lo slackline, lo stand...

FORNO DI ZOLDO. Per un giorno Colcerver è stato il centro del mondo. Una giornata non stop, quella di domenica con tante iniziative. La messa, i banchetti di prodotti tipici, lo slackline, lo stand gastronomico, lettura di poesie, rappresentazione teatrale, concerto Duo Farol; un mix per far rivivere Colcerver.

Nel piccolo villaggio alle pendici del Col Baion nel 1886 vivevano circa 290 persone. Agli inizi degli anni Ottanta gli abitanti erano 15. Nel 1986 il paese fu abbandonato. L’ultimo a lasciare Colcerver è stato Luigi Panciera, papà di Graziano uno degli organizzatori della festa di Colcerver.

La giornata è partita alle 10.30 con la messa all’aperto poi, al momento della comunione sono stati liberati 14 piccioni, quali simbolo di pace. E’ seguito il saluto del vice sindaco Debora Calchera che si è detta contenta per l’occasione di aggregazione fra turisti e valligiani. Alle 12 è entrato in funzione lo stand gastronomico con piatti tipici zoldani e panini. Hanno arricchito la festa gli stand con i prodotti artigianali del “made in Zoldo”. (ma.a)

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