Assolto dirigente forestale per il sentiero in val di Soffia

SOSPIROLO. È stato assolto dalle accuse di violazione urbanistica, ambientale e paesaggistica Pierantonio Zanchetta , 58 anni, il capo dei Servizi forestali regionali,finito a processo per l'allargame...

SOSPIROLO. È stato assolto dalle accuse di violazione urbanistica, ambientale e paesaggistica Pierantonio Zanchetta , 58 anni, il capo dei Servizi forestali regionali,finito a processo per l'allargamento di un sentiero nella Val di Soffia, in località Gena bassa a Sospirolo .

La vicenda risale al novembre del 2009 quando, nel corso di un sopralluogo, gli uomini del Corpo forestale dello Stato della stazione di Sospirolo, riscontrarono alcune presunte irregolarità nei lavori di risistemazione di un sentiero in Val di Soffia, in una zona tutelata del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi.

Secondo il Corpo forestale dello Stato, il sentiero in questione sarebbe stato trasformato in una vera e propria strada, in difformità al progetto originariamente approvato e senza osservare i vincoli edilizi, ambientali e paesaggistici.

Da qui l'informativa sul tavolo del sostituto procuratore Antonio Bianco che ha avviato un'inchiesta per approfondire le presunte accuse. Secondo, invece, l’imputato il progetto approvato a suo tempo era stato totalmente rispettato. Il sentiero è stato semplicemente allargato solo nel rispetto delle norme antincendio. Con Zanchetta nei guai era finito un altro dirigente, Giuseppe Poletti, che ha preferito patteggiare ancora qualche mese fa.

Zanchetta era stato chiamato in causa come massimo responsabile dei Servizi forestali regionali, mentre Poletti come direttore dei lavori. Ieri mattina il giudice Trentanovi ha accolto la richiesta di assoluzione dell’avvocato Silvia Dolif con la formula del “non aver commesso il fatto”.

Il commento a caldo del dirigente regionale è ovviamente improntato alla soddisfazione: «Ero preoccupato, come è logico, ma anche consapevole che non potevano essermi imputate delle responsabilità. Non è facile affrontare queste situazioni ma ho sempre avuto fiducia nella magistratura. Si cerca sempre di fare il proprio lavoro al meglio, ma a volte capitano queste situazioni».

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