Alpago-Kamienna, un gemellaggio sociale

ALPAGO. Gemellaggio tra la struttura assistenziale dell’Alpago e quella polacca di Kamienna. Da mercoledì la direttrice della casa di riposo Dom Pomocy Spolecznej “Promyk”, Renata Zywina, con i suoi assistenti, è stata accolta in Alpago da Maria Elena Merella, responsabile dei servizi sociali della casa di riposo di Puos, per una visita alla struttura. Visita che si è estesa ai cinque Comuni della conca con un incontro avvenuto mercoledì nella sede dell’Unione montana a Tambre.
Lo scambio di vedute e la conoscenza dei reciproci metodi di lavoro sono stati resi possibili grazie all’impegno di Anna Szczec, infermiera 38enne che ha lavorato per sette anni (dal 2005 al 2012) nella struttura per anziani a Puos; una volta tornata nel proprio Paese, ha raccontato la sua esperienza lavorativa in Italia, invogliando la direzione dell’istituto dove attualmente presta servizio a vedere con i propri occhi come funziona la casa di riposo in Alpago.
La visita ha riguardato il funzionamento dei servizi sociali gestiti dall’Unione montana Alpago, la casa di riposo, il centro diurno e i servizi territoriali rivolti agli anziani: «Ci interessava vedere come funziona la vostra casa di riposo», ha spiegato la direttrice polacca, «devo dire che è davvero ben organizzata e accogliente. Trovo molto efficace anche il metodo di lavoro, oltre al fatto che qui avete migliori attrezzature, con elevatori, barelle e tutto ciò che serve».
La casa di riposo di Kamienna, nel sud della Polonia, è stata fondata nel 1952 e ristrutturata nel 2008. Può accogliere fino a 50 anziani, di cui una parte non autosufficienti: «Da noi è la struttura che prende il contributo dallo Stato attraverso il Comune e poi si fa carico di tutto, qui invece è sostenuta da diversi soggetti. Inoltre, da noi le strutture sono molte meno rispetto a qui», ha aggiunto Zywina.
La visita, coordinata da Maria Elena Merella, mercoledì ha riguardato Tambre, dove la delegazione polacca ha incontrato il presidente della Unione montana Umberto Soccal e il sindaco Oscar Facchin, che le ha fatto omaggio di una “Pagota”, la bambola artigianale tipica dell’Alpago. Giovedì il tour si è esteso al resto del territorio, con un giro al lago di Santa Croce, una visita al nido integrato e all’associazione dei volontari delle ambulanze Eva Alpago. Infine, tappa in municipio a Farra d’Alpago, dove il sindaco Floriano De Pra ha fatto gli onori di casa, offrendo agli ospiti una pubblicazione storica riguardante il paese.
Oggi la delegazione ritornerà in Polonia; la direzione dei servizi assistenziali di Puos renderà la visita la prossima primavera.
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