A Trieste non piace l’abete natalizio spedito da Sappada

L’albero è stato criticato perché troppo poco frondoso Piller Roner: «E’ stato tagliato per farlo stare sul camion»
Lasorte Trieste 25/11/11 - Piazza Unità, Albero di Natale
Lasorte Trieste 25/11/11 - Piazza Unità, Albero di Natale

SAPPADA

Ai triestini l’albero di Natale arrivato da Sappada proprio non è andato giù: troppo piccolo, poco frondoso, “magrolino”. Tanto da scatenare una protesta dei cittadini sulle pagine di Facebook. E alla fine è stato deciso che verrà tolto dalla centralissima piazza Unità, e sostituito con uno nuovo più grande e più bello, come promesso dal sindaco, Roberto Cosolini. Gli operai dell'AcegasAps, ieri mattina, hanno svestito l'albero sappadino della scarna fila di luci, in vista dell'arrivo del nuovo abete. Il nuovo albero è stato richiesto a Tarvisio (Udine) e non più a Sappada.

Com’è andata davvero all’albero che era un gigante e adesso non lo è più, principe diventato rospo, lo racconta Fabrizio Piller Roner, presidente del consorzio turistico di Sappada. «Sono il primo a essere dispiaciuto della polemica, noi avevamo fatto del nostro meglio perché il capoluogo del Friuli Venezia Giulia potesse usare il nostro abete come biglietto da visita per le prossime feste natalizie. L’albero pensato per piazza Unità era bello alto, non meno di 20 metri». E invece, quello arrivato a Trieste è molto più basso, accorciato quasi della metà.

«Purtroppo – racconta il presidente del Consorzio sappadino –, la ditta di trasporti ha ritenuto di doverlo segare per farlo stare all’interno nel bilico utilizzato per il viaggio. In parole povere: non ci stava e lo si è dovuto ridurre in altezza. Se ne sono andati 7 metri, tra l’altro a partire dalla base, la zona con i rami più frondosi. Un vero peccato».

Non basta. L’albero tagliato prima della partenza ha pure viaggiato sotto gli altri due diretti a Trieste: «Non solo è stato reciso ma pure schiacciato nel percorso – aggiunge Piller Roner –. Non sorprende che chi lo vede in queste condizioni possa giudicarlo un brutto albero. Quello in piazza Borsa è sicuramente il migliore dei tre a questo punto».

Piller Roner spiega, precisa, chiarisce ma non intende assolutamente polemizzare, né con il Comune di Trieste né con la ditta che ha curato il trasporto degli abeti: «Sono cose che capitano, c’è stata qualche incomprensione. Sabato ci sarà una buona occasione per il chiarimento: la presenza di Sappada a Trieste con il gruppo folkloristico Holzhockar».

I più delusi per la vicenda sono comunque gli stradini comunali di Sappada che, per scegliere l’albero più bello per il Natale triestino, si sono impegnati in diverse perlustrazioni nei boschi: «Ne avevano trovato uno bello, bellissimo, mi creda. Quando poi hanno saputo delle polemiche, mi hanno fatto una testa così», conclude il presidente del Consorzio. La prende con filosofia. Del resto, a questo punto, non si può davvero fare altro. L’albero della discordia e delle polemiche politiche, originario dei boschi di Sappada, verrà comunque «ricollocato» altrove, assicura l’assessore comunale Elena Pellaschiar.

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